personaggi illustri

Felice Fiore

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ffiore Felice FIORE
Sambiase, 14 maggio 1868 - Cosenza, 12 novembre 1958

di Tonino Sicoli e Isabella Valenzi (*)

Figlio di Eduardo e Greto Marianna, inizialmente viene educato alla pittura dal padre sui ritardati epigoni della scuola cortalese. In seguito, pervenendo ad una pittura basata su declinazioni classicistiche, l'artista rivela particolari capacità coloristiche, ricercando brillanti e delicati effetti di luce: sia in grandi cicli di affreschi, che nella ritrattistica, oltre che nei soggetti di costume e di genere. Nel 1904 l'artista si sposa a San Benedetto Ullano con Eleuteria Conforti, nella cui cittadina di origini albanesi già a partire dal 1912 lo raggiunge poi il padre. Nel 1920 è presente a Reggio Calabria, alla Mostra calabrese d'arte moderna.

L'artista lascia sue opere in molti luoghi della Calabria, tra cui a Catanzaro, nella chiesa dell'Immacolata e nella natia a Sambiase, dove tra l'altro si conserva, presso la delegazione municipale, un interessante Ritratto di gentiluomo. A Rende esegue, per la chiesa di S. Maria di Costantinopoli, le due tele L'incendio di Costantinopoli e la Disputa dei Vescovi ad Efeso. Ma è soprattutto a Luzzi, sempre nel cosentino, che l'artista (lavorando per il clero locale negli anni 1912-13), realizza un numero consistente di opere, e dove poi, nel tempo, perverranno anche altre sue opere in collezioni private.

A Luzzi, infatti, nella chiesa di San Francesco di Paola, affresca l'intera volta dell'abside con una grande composizione raffigurante il Paradiso; poi ancora ai lati della stessa zona absidale, in basso, vi esegue gli affreschi: San Francesco eremita con un angelo, San Francesco al cospetto del papa, e al centro, la tela dell'Annunciazione, nonché dipinge una S. Cecilia (tondo, sul prospetto della cantoria) e l'affresco del San Francesco che attraversa lo Stretto di Messina sulla volta della navata centrale. Ed è proprio in merito a questi impegnativi lavori, che è lecito pensare anche ad una, sia pure parziale, collaborazione da parte del padre. Inoltre, sempre a Luzzi, Felice esegue la tela della SS. Trinità per la chiesa di San Giuseppe, ed in quella di Sant'Angelo rifà il paliotto dell'altare maggiore raffigurandovi (ai due lati) San Michele Arcangelo e San Nicola da Bari, con al centro la Madonna col Bambino.

Per quanto riguarda le opere custodite presso privati, si citano: il Ritratto del dott. Giulio De Marco, L'Urna di S. Aurelia Marcia, una Madonna, la Giovane donna in costume, la tela della Madonna del Buon Consiglio, il Ritratto del frate laico Barbanello-Picozzo e i due ritratti raffiguranti i coniugi Leopoldo Conforti e Isabella Marsico (suoceri del Fiore). A San Benedetto Ullano, a carico del Fiore, sono invece documentate alcune opere realizzate su tavola (secondo lo stile delle icone bizantine) e cioè l'Ultima Cena e la Deposizione dalla Croce, commissionategli verso il 1939 da don Giuseppe Alessandrini per la chiesa di San Giuseppe di Marri. L'artista negli ultimi anni della sua vita, dimenticato da tutti, trovò asilo presso il Ricovero "Umberto I" di Cosenza, nella cui città dei Bruzi morì il 12 novembre del 1958.

(*) Le notizie biografiche su Felice Fiore sono tratte da Pingitore, T., "Andrea Cefaly e la scuola di Cortale" a cura di Tonino Sicoli e Elisabetta Valente, Edizione AR&S - 1998, p.99

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