Fatti e personaggi del '900

Sambiase, luglio 1925. La storica vittoria della “Silvestro D’Audino” Foot-ball contro “ U.s.Vigor ” Nicastro

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Sambiase, luglio 1925. La storica vittoria della “Silvestro D’Audino” Foot-ball contro “ U.s.Vigor ” Nicastro

di Giuseppe Ruberto 

 

Premessa. Alle notizie tratte da articoli di giornali e riviste locali, abbiamo aggiunto alcune testimonianze inedite per far la più ampia esposizione dei fatti accaduti. Per tale motivo iniziamo a dire che alla prima società calcistica " SAVOIA calcio Sambiase", (nata nei primi anni del '900 per volere di alcuni intellettuali filo-monarchici) si aggiunse all'indomani della fine del Primo Conflitto Mondiale, la “SILVESTRO D’AUDINO” Foot- ball Sambiase. Questa era stata intitolata all'aviere Silvestro D’Audino, perito nel 1917 e Medaglia d’Argento al Valor Militare della Grande Guerra. Altresì è da evidenziare che i giovanotti delle due società calcistiche "Sambiasine" non erano solo degli bravi calciatori, ma dei veri atleti, come viene attestato in un privato documento a noi pervenutoci. La maggior parte di loro si erano fatti conoscere nel circondario del nicastrese in diverse discipline, questo grazie all'intraprendenza della sezione del Pnf. In modo particolare le vittorie dello Sport, si richiamavano all'identità di appartenenza al Partito Nazionale. L'esser fascista doveva infatti sintetizzare in sé " l'inno e la battaglia, il libro e il moschetto, il pensiero e l'azione, la cultura e lo sport". (dal filosofo Friedrich Nietzsche, sul concetto di uomo nuovo). In particolar modo gli italiani, imitando i vincitori delle Olimpiadi, accumulavano quella resistenza e potenza da utilizzare sia in tempo di guerra sia in tempo di pace. Nella nostra piccola realtà paesana a realizzare questo modus vivendi vi erano i dirigenti e sostenitori del partito fascista. Ma con le conseguenze della Seconda Guerra Mondiale si diede inizio ad un declino in tutti i settori. In modo particolare lo Sport agonistico a Sambiase riprese negli anni ‘50 sotto l’iniziativa di alcuni privati impiegati venuti da fuori provincia.

Scendendo in quella che è stata l'anteprima di quella degna vittoria del 28 luglio 1925, ci viene in aiuto ( in alcune fasi) la cronaca del giornale locale, la “NUOVA STAMPA"  (della tipografia Nicotera di Nicastro) che riportò quell'evento.

Ci si rende noto, attraverso il suo articolista, che la "SAVOIA calcio Sambiase " alcuni giorni prima avendo partecipato ad un avvincente quadrangolare, tenutosi a Nicastro (campo di calcio in piazza d’Armi), riuscì ad arrivare in finale. Ma come scriverà il cronista, i dirigenti del "SAVOIA calcio" furono accusati dagli organizzatori del torneo , ...ovvero di aver fatto giocatore alcuni tesserati della " SILVESTRO D’AUDINO Foot- ball Sambiase - e che quindi inoltrato il ricorso, la vittoria venne assegnata a tavolino alla "U S. Giovinezza" di Nicastro! -

In merito a tale episodio riportiamo un ulteriore contributo pervenutoci a mezzo memoria di alcuni parenti di quei protagonisti. Ci hanno raccontato che a causa di quel verdetto Vi nacque una furibonda rissa tra le fazioni di contradajoli. Si disse che questi si accalcarono uno contro l'altro in modo vigoroso tanto che la Benemerita di Nicastro dovette usare le maniere forti! Il malcontento intanto coinvolse anche la piazza del paese. Motivo per il quale si cercò di calmare gli animi conciliando tra gli stessi dirigenti della SILVESTRO D’AUDINO ed i rispettivi iscritti delle sezioni PFn di Nicastro e Sambiase di far disputare una gara amichevole con la U.s.Vigor ” Nicastro.

Se da una parte questa sfida sulla carta si dimostrava impari, (la "Vigor Nicastro" era già tra le società più importati della provincia di Catanzaro) per i ragazzi della “Silvestro calcio Sambiase era il Mater artium necessitas: ovvero di "La necessità è la madre delle abilità". La necessità aguzzò l'ingegno o se volete La miseria aguzza l'ingegno. E' sé il pallone è rotondo... un motivo c'è! Il divario calcistico spesso è pura formalità. E’ chiudiamo!

Ritornando a quel caldo pomeriggio di martedì del mese di luglio del 1925 di novantacinque anni fa a Sambiase, in quel campo in località " Stratella" a Sambiase, ricavato da un uliveto di proprietà del barone Nicotera. Oggi per ipotesi se vorremmo sapere dove ricadeva quel rettangolo di gioco, possiamo dire che questi si trovavava sul lato sud delle vie Padgora, S. Giusto, Zara e Busento. E’ doveroso segnalare che i nomi di queste nostre vie si richiamano quei luoghi dove avvenne l'infausta disfatta della Grande Guerra del 1915/18, dove come tutti sappiamo su confine Italiano della regione del Fiuli Venezia Giulia, morirono miglia di giovani di origine Meridionali, per difendere la nostra Patria!

Nel così detto " campo" della Stradella (termine chiamato dai residenti del rione Stradella) si riversò quel popolo minuto, il quale pur afflitto dalla scarsezza economica, guerre ed emigrazione, fu presente ad incitare i ragazzi del paese. E’ da precisare che rivalità tra le due comunità era atavica. Probabilmente risalente agli inizi del secolo '400, quando per effetto di nuovi assetti territoriali,i regnanti di Napoli, dovendo costituire una nuova Contea , aggregarono tutti in paesini alla citta di Nicastro. Tra questi anche il feudo di Sambiase...che di per sé aveva già una sua storia molto antica. Ovvero apparteneva a quell'illustrissima famiglia Sanseverino che non a caso la diramazione di essa presero il nome dal nome del feudo Sambiase, il cui Capostipite fu RUGGIERO Sanseverino, Signore di Martorano. I soprusi erano all'ordine del giorno come vuole la costante storia dell’umanità, ed il desiderio dei nuovi padroni (i Caracciolo di Napoli) era quello d'acquisire nuove risorse (pascoli o campi più ampi e migliori, fonti d’acqua più abbondanti, ecc.) a discapito anche del popolo...Sambiasino, divenuto, casale di Nicastro!

Ritornando ancora a quella storica nostra partita di calcio, ci ritorna in mente (ad esempio)  quel racconto biblico del piccolo Davide che sconfigge il gigante Golia. Accadeva, contro ogni aspettativa, che la blasonata squadra della “U.S. VIGOR” Nicastro, dei fratelli Baccari, da tutti temuta e riverita, venisse sonoramente sconfitta con il punteggio di 3 a 1, dai "Sambriasini! " (accento usato nel dialetto nicastrese per indicare gli abitanti di Sambiase). Una vittoria tanto clamorosa che nessun cenno di merito fu scritto dal predetto cronista. Anzi lo stesso sottolineava che - la sconfitta della "Vigor Nicastro " era dovuta all'insufficienza del rettangolo di gioco dei "Sambiasini" , che misurava 60 x 30 anziché 90 x 45 come da regolamento.
Il suo fu uno resoconto stringato e di parte, visto che, proprio nella rivincita effettuata due giorni dopo (in data 30 luglio) sul campo di piazza d'Armi, “i Sambrasini” vinsero anche sul campo regolamentare dei padroni di casa.

In quel match di ritorno (giovedì 30 luglio), i popolani e non confluirono numerosi verso Nicastro incamminandosi lungo quel sterrato stradone, di cui oggi è conosciuto come viale Marconi! I giovani calciatori della SILVESTRO D’AUDINO Foot-ball invece arrivarono con la carrozza della Ditta Maione. Scesi sul rettangolo di gioco si dimostrarono impavidi verso il pubblico avverso ed affollato anche da gentil signore della piccola borghesia nicastrese. Per farla breve (si fa per dire) contro ogni pronostico (il pallone è rotondo si diceva) - dopo un altalenante arrembaggio dei padroni di casa, sostenne il nostro cronista , i "Sambriasini" s’imposero con un classico 0 a 1. Il proverbiale monito locale ..." Parola ditta ...Corpu tirato” ristabiliva chiaramente e degnamente ogni dubbio!
Per la "SILVESTRO D’AUDINO Foot- ball Sambiase" quella fu una vittoria che andava oltre la competizione calcistica...! Inutili furono motivi citati dal cronista (questi poco dopo divenne Segretario comunale del Municipio di Nicastro). In particolar modo questi evidenziava che l'arbitro, il sig. Esposito, aveva favorito l'avversario ( e ti pareva) e di aver annullato un gol regolare ai padroni di casa. La partita era terminata…è nulla poté cancellare quella fatidica vittoria.

E' non è finita!
E se la memoria è la capacità di conservare e recuperare le informazioni e le esperienze passate, verso la metà degli anni'50 uno dei protagonisti di quella memorabile vittoria, raccontò, alla presenza del mio compianto padre (allora giovane apprendista barbiere) dei retroscena inediti, che a distanza di anni ...lo scrivente, in qualità di ricercatore storico, riporta!
Si raccontò che in quel giorno 30 del mese di Luglio 1925 i vincitori usciti dal campo di piazza d'Armi si avviarono verso la via del paese, distante pochi chilometri dal campo di calcio. E tra grida di gioia e gli sfotto...i soliti scalmati, si esaltarono con dei colpi che non erano certamente dei mortaretti!!! E che arrivati nei pressi di piazza Fiorentino i ricorrenti calciatori della SILVESTRO D’AUDINO Foot-ball (raccontò mastro Talino) - vennero accolti trionfalmente dalla folla. Si sentivano suonare a festa le campane dei conventi di San Francesco di Paola e del Carmine…, nel mentre dallo "Stretto del rione Cafhardu" tuonarono numerosi fuochi non meglio identificati ... ..! La sera nel rione Orto Carrera, come dalla parola del Figliol prodigo, i dirigenti offrirono del vino sambiasino, accompagnato da carne ovina e tante altre prelibatezze locali.

La propaganda politica non si fece attendere. Intervenuto lo stesso Commissario del Municipio di Sambiase, avvocato, Giacomo Votta, politicamente vicino ai moderati del partito fascista provinciale, questi si congratulava con i dirigenti e atleti della squadra di calcio, per quella storica vittoria.

Concludiamo.

In appresso le incertezze governative dovute alle guerre interne e alla stessa Guerra Mondiale, portarono allo sfacelo tutte le famiglie degli Italiani, in particolar modo quelli del Meridionale d'Italia i quali rispetto alle regioni del Nord, non usufruirono del cosiddetto Piano Marshall (attuazione di un piano di aiuti economico-finanziari per l'Europa). L’emigrazione portò alla disperazione e quindi alla disgregazione delle famiglie del Sud d'Italia. Il gioco del calcio a Sambiase era l’ultima cosa a cui si pensava. Si ritornò a praticarlo nei primi anni ’50, grazie ad un gruppo di giovani, che spinti dalla passione, portò alla nascita dell’associazione Sportiva Sambiase. Ma questa è un'altra storia!

 

 Notizie bibliografiche utilizzate

Rivista d'altri Tempi "Storicitta" , dir. Iannicelli Massimo, al n° 209 - marzo 2013 -  ed n° 210 -aprile maggio 2013; Si ringrazia.